| COM’È OGGI | COME SARÀ |
Licenziamento individuale per motivi economici * | Il licenziamento individuale per motivi economici, riconosciuti come validi, è già previsto e non dà diritto né al reintegro né all’indennizzo. | Non cambia |
– fino a 4 dipendenti nell’arco di 120 giorni | Se invece il giudice ritiene non valido il motivo economico addotto dall’azienda, può decidere il reintegro del lavoratore. Sarà il dipendente, nel caso, a scegliere in alternativa l’indennizzo. | Se invece il giudice ritiene non valido il motivo economico addotto dall’azienda, potrà decidere solo per l’indennizzo economico, che sarà tra le 15 e le 27 mensilità in base alle dimensioni dell’azienda, dell’anzianità del lavoratore e del comportamento delle parti |
Se il motivo economico è addotto per mascherare un licenziamento disciplinare o discriminatorio, si ricade nelle due ipotesi qui di seguito. | Il giudice non è chiamato a valutare il tipo di licenziamento, ma se dovesse valutare l’inesistenza dei motivi economici, scatterà l’indennizzo tra le 15 e le 27 mensilità | |
Licenziamento per motivi disciplinari | Se il giudice riconosce validi motivi disciplinari, non scatta né il reintegro né l’indennizzo | Non cambia |
Come per i licenziamenti per motivo economico, il giudice che ritiene non valido il motivo disciplinare addotto dall’azienda, può decidere il reintegro del lavoratore. Sarà il dipendente, nel caso, a scegliere in alternativa l’indennizzo. | Il giudice avrà di fronte due alternative:1. se il fatto imputato al lavoratore non è stato commesso o se non è un motivo previsto dai contratti di settore, e allora deciderà per il reintegro, in aggiunta al pagamento della retribuzione per tutto il periodo tra il licenziamento e il reintegro stesso.2. in tutti gli altri casi di motivo ingiustificato ci sarà l’indennizzo, che lo stesso giudice stabilirà tra le 15 e le 27 mensilità in base alle dimensioni dell’azienda, dell’anzianità del lavoratore e del comportamento delle parti | |
Licenziamento individuale per motivi discriminatori | Se il giudice non riconosce la discriminazione, il licenziamento resta valido | Non cambia |
Il lavoratore può impugnare il licenziamento e deve dimostrare davanti al giudice che è stato discriminatorio. Se il giudice ritiene fondato il ricorso, annulla il licenziamento e reintegra il lavoratore | Non cambia |
* Questo tipo di licenziamenti prevederanno una procedura di conciliazione presso la Direzione territoriale del lavoro, dopo la quale al dipendente rimarrà la possibilità di ricorrere in tribunale